Scienza aperta per una ricerca migliore
Sapienza Università di Roma, 5-7 marzo 2015
L'incontro, articolato in tre giornate (5-7 marzo 2015), si è imperniato sulla scienza aperta come nodo centrale e opzione decisiva per garantire alla ricerca nazionale e internazionale, in modo duraturo, un autentico salto di qualità.
Sulla scienza aperta e sulle maggiori questioni correlate si sono confrontati rappresentanti qualificati del mondo accademico e della ricerca, del giornalismo scientifico, dell'editoria e della comunicazione in senso lato. E hanno sottolineato con forza l'urgenza nel nostro Paese di una strategia multidimensionale di carattere sistemico, unitaria e coerente: contro la frammentazione e l'episodicità degli sforzi, infatti, è essenziale armonizzare gli interventi e costruire un'incisiva azione comune, in grado di coinvolgere efficacemente tutti i principali attori in favore della pubblicità del sapere, per citare la bella traduzione italiana di un celebre titolo di J.-C. Guédon.
Apertura, condivisione, accesso, trasparenza, qualità: le parole chiave della S&TDL scandiscono altresì l'universo open della ricerca nelle sue declinazioni fondamentali, open science, open access, open research data. Contemporaneamente, nascono e si vengono rapidamente consolidando legami fecondi con i rigogliosi territori limitrofi dell'istruzione e la formazione, dalla scuola alla formazione professionale, dall'università alla formazione post-universitaria al long life learning fino all'e-learning, nel segno di due nuove parole d'ordine, open education e open educational resources.
Il Convegno ha proposto un ricco programma, organizzato in quattro sessioni.
Nella sessione introduttiva, che ha offerto Una visione multidisciplinare della Scienza Aperta, si è evidenziata la necessità di una prospettiva di largo respiro, che comprenda una molteplicità di approcci metodologici, punti di vista e sensibilità scientifiche e culturali.
Nella seconda, dedicata a Le nuove prospettive per l'Open Science, si sono focalizzati i temi emergenti, gli sviluppi innovativi e i settori di punta più promettenti, dai contenuti scientifici ai dati, dalla formazione alle infrastrutture di ricerca.
La terza sessione ha analizzato Lo stato dell'arte delle pratiche Open Science, mettendo in rilievo i punti di forza, le criticità e le sfide del panorama nazionale e internazionale.
La quarta sessione, La Scienza Aperta in Italia: definire le politiche e le azioni, che ha visto la partecipazione di un gruppo di esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha messo a fuoco la situazione italiana, con le sue specificità e i suoi ben noti ritardi, in un'ottica esplicitamente e programmaticamente costruttiva: si sono così discusse e condivise, da parte di Università ed Enti di ricerca, proposte e linee di azione comuni, volte a promuovere fattivamente la scienza aperta nel nostro Paese.
La Scienza Aperta in Italia: definire le politiche e le azioni
Nell'ultima giornata, l'orizzonte ha spaziato dall'Open Access, circoscritto al segmento finale dell'informazione scientifica, oltre il sistema della comunicazione scientifica fino alla multiforme complessità dell'Open Science, che investe trasversalmente tutti processi, gli attori e i fenomeni della R&S.
È stata in primo luogo sottolineata la necessità ormai improrogabile di riformare integralmente il diritto di autore e, più in generale, la proprietà intellettuale; e di mettere a punto nuovi modelli di editoria scientifica, capaci di coniugare le esigenze del mercato con l'accesso aperto alle pubblicazioni e ai dati. Contestualmente, è stata rimarcata l'esigenza, da parte della comunità scientifica, di riappropriarsi del controllo sulle pubblicazioni e sulla qualità dei risultati.
Attualmente, però, queste istanze, tutte legittime, malgrado la loro fondatezza non possono più disgiungersi da una ridefinizione complessiva dell'intero sistema.
Data la relazione strettissima e bidirezionale oggi esistente tra scienza e società, è ormai indispensabile agire sollecitamente in maniera coordinata per far sì che la scienza contribuisca effettivamente alla crescita del Paese, impegnandosi sui diversi fronti e cioè:
- garantire la trasparenza e l'accesso ai processi e ai risultati della ricerca e migliorarne la qualità e l'efficacia
- assicurare la condivisione non solo dei risultati della ricerca, ma anche delle infrastrutture, degli strumenti e dei servizi
- accrescere la consapevolezza e la responsabilità dei cittadini grazie alla sensibilizzazione e alla diffusione capillare delle conoscenze scientifiche, specialmente fra i giovani.
In questo quadro risulta pertanto cruciale il ruolo dell'interoperabilità multilivello – che dal contesto politico abbraccia il livello legislativo, giuridico-normativo, e ancora quello organizzativo, tecnico e tecnologico – e di un linguaggio comune, condiviso da tutti gli stakeholder al di là di ogni differenza culturale, sociale, individuale.
Nel corso del dibattito è stata annunciata la costituzione di una nuova Associazione Italiana per la Promozione della Scienza Aperta (AISA), che appare perfettamente in linea con le maggiori priorità e i principi ispiratori enucleati e approfonditi nel Convegno.
Tre infatti gli obiettivi della neonata Associazione:
- costituire un gruppo di esperti dinamico e aperto alle collaborazioni, in grado di intervenire tempestivamente sui decisori politici, esercitando una funzione di stimolo e di sostegno
- creare un osservatorio permanente e un luogo di riflessione e di confronto libero e propositivo, che affronti con coraggio le questioni irrisolte e le criticità del sistema
- fare advocacy fra le giovani generazioni, impegnandosi con costanza e a largo raggio nella formazione.
L'intervento degli esperti CNR ha enfatizzato, in particolare, l'importanza determinante di condividere, sul piano teorico e su quello pratico, una strategia nazionale per l'Open Access che, grazie ad una visione organica e completa di tutti i principali fenomeni connessi con l'OA e la comunicazione scientifica, sia davvero multidimensionale e sistemica: un approccio, questo, in grado di favorire la reale efficacia, l'adeguatezza e la coerenza delle iniziative.
Scarica la presentazione in inglese, A multidimensional strategy for Open Access, e il corrispondente abstract in italiano.