Oltre le tre culture: la proposta della S&TDL

Roma, 15 ottobre 2015 - Seconda giornata, sessione mattutina

 

… il carattere complesso dell'attività pensante: quest’ultima associa incessantemente in sé, in modo complementare, processi virtualmente antagonistici che tenderebbero ad escludersi l'uno con l'altro. Così il pensiero deve stabilire frontiere e traversarle, aprire concetti e chiuderli, andare dal tutto alle parti e dalle parti al tutto, dubitare e credere, esso deve rifiutare e combattere la contraddizione ma, nello stesso tempo, deve farsene carico e nutrimento. In questo senso, il pensiero è un dinamismo dialogico ininterrotto, una navigazione tra Scilla e Cariddi verso le quali la trascina ogni egemonia di uno dei processi antagonisti.

Edgar Morin

 

Ha aperto la seconda giornata la presentazione di Maurizio Lancia che ha offerto un’ampia panoramica della S&TDL, delle peculiarità distintive e delle principali realizzazioni, enfatizzando il passaggio chiave da progetto a sistema.

Manuela Cacioli, in rappresentanza di Marina Giannetto, Sovrintendente dell’Archivio della Presidenza della Repubblica, ha poi introdotto la Tavola rotonda Digital Library e Archivi nel contesto delle Digital Humanities con un intervento che ha illustrato la storia e l’attività dell’Archivio della Presidenza della Repubblica, insistendo sull’importanza della modernizzazione in corso, che ha nella digitalizzazione e nella gestione digitale dei documenti i suoi capisaldi.

Ha moderato la Tavola rotonda Agostino Attanasio, il quale ha aperto i lavori con un richiamo al mondo degli archivi, che oggi vive l’incontro con la Rete e il digitale. Appare quindi urgente la necessità di creare nuove figure professionali, le quali, accanto all’approccio archivistico tradizionale – che resta un pilastro – hanno bisogno delle nuove competenze richieste dall’universo digitale. A tale scopo è nata una scuola presso l’Archivio Centrale dello Stato.
Più in generale, secondo Attanasio, la collisione fra la cultura umanistica e quella scientifica è soltanto apparente, e in realtà ci si sta muovendo verso una sintesi.
Nell’ambito del Settantennale della nascita della Repubblica italiana (2 giugno 1946 - 2 giugno 2016), si è accennato alla creazione del Portale dedicato alla storia politica dell’Italia repubblicana, una grande opportunità non soltanto per gli esperti e gli studiosi di storia della politica, ma per i cittadini e la società tutta, perché si diffonda sempre più una maggiore consapevolezza civile e identitaria.

Giuseppe Vacca (Fondazione Istituto Gramsci) ha ripercorso per sommi capi la nascita dell’archivio Gramsci e ne ha rimarcato il valore insostituibile non solo per la storia del Partito Comunista Italiano, ma per la cultura e la coscienza civile nazionale. Allo stesso modo, Giovanni Dessì (Istituto Luigi Sturzo) ha evidenziato come il variegato patrimonio dell’Istituto – che, cresciuto sul nucleo primitivo del Fondo Luigi Sturzo, spazia dalla storia alla sociologia all’economia, alle scienze politiche e giuridiche – rappresenti una risorsa per il mondo cattolico e per tutto il Paese.
La S&TDL appare pertanto una realtà essenziale per permettere a queste istituzioni di continuare a vivere e per consentire la diffusione e la valorizzazione della ricchezza dei loro patrimoni storico-documentari e dunque della memoria e dell’identità nazionale, non solo fra gli addetti ai lavori, ma fra tutti i cittadini.
Marco Schaerf (Sapienza Università di Roma) ha messo in rilievo come la S&TDL e la Sapienza Digital Library siano due iniziative in grado di integrarsi e arricchirsi a vicenda, dal momento che hanno sviluppato aspetti diversi e complementari: la prima è infatti un’infrastruttura digitale, la seconda si è focalizzata sull’organizzazione dell’informazione e della conoscenza e dei servizi correlati.
Alberto De Rosa (Biblioteca Centrale - CNR) ha tracciato sinteticamente, nel suo contributo, la storia della Biblioteca Centrale del CNR come Biblioteca Nazionale della Scienza e della Tecnica e ha enfatizzato il recente impegno nella digitalizzazione dell’immenso patrimonio scientifico e tecnico di interesse storico-culturale, e di quattro collezioni in particolare: la collezione “Antiquariato scientifico”, che comprende opere di grande valore sia storico che scientifico, pubblicate tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento e appartenenti a una molteplicità di ambiti disciplinari - matematica, geometria, fisica, chimica e astronomia; la collezione dedicata a “Guglielmo Marconi”, che contiene gli scritti sulla sua figura e sui suoi studi; quella sul “CNR: storia e attività” – di cui la Biblioteca Centrale è l’unica depositaria – che raccoglie la produzione scientifica dell’Ente fin dalla sua nascita, documentandone e ricostruendone la storia e le attività; e infine l’ultima, “Microfilm: un saggio di riviste scientifiche estere”, che intende mettere a disposizione riviste scientifiche internazionali conservate su un supporto – il microfilm appunto – assai deperibile e per ciò stesso poco accessibile da un pubblico più vasto.
Maurizio Gentilini (Gestione Documentale - CNR) nel suo intervento ha evidenziato come il superamento dei confini culturali e disciplinari, delle fratture e delle incomprensioni reciproche sia insito nel DNA del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Come dimostra la ricca documentazione relativa alla sua costruzione – in corso di digitalizzazione - anche l’edificio storico della sede centrale, nella sua strutturazione primitiva e nelle sue differenti funzioni, rispecchia efficacemente la pluralità di anime dell’Ente, la coesistenza feconda di scienza, cultura e tecnologia e la sua vocazione al servizio, tutte componenti originarie a partire dalla sua fondazione e dalla presidenza Marconi. Esso comprendeva infatti un centro di calcolo nazionale, un centro di raccolta dell’informazione scientifico-tecnica e ancora un centro di raccolta delle conoscenze di area umanistica. Tanto più quindi la S&TDL, vera “library without walls”, grazie al superamento delle barriere fisiche può rappresentare uno spazio di sperimentazione aperto e ricco di opportunità di sviluppo.
Ferruccio Diozzi (Centro di Documentazione del CIRA - Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) ha illustrato un sistema per l’organizzazione dell’informazione del settore aerospaziale basato su un modello utilizzabile anche per altri ambiti di ricerca. E ha sottolineato l’importanza della S&TDL come hub per mettere a sistema informazione e conoscenza.
Daniele Malfitana (IBAM - Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del CNR) ha spiegato come il suo Istituto rappresenti un esempio paradigmatico del superamento delle divisioni disciplinari: realizza infatti perfettamente la sintesi fra le discipline e le expertise umanistiche, la fisica e la tecnologia. Ha inoltre messo in rilievo come, proprio attraverso l’esperienza della S&TDL e in particolare nella valorizzazione dell’immenso patrimonio della Biblioteca dei Benedettini, si sia manifestato con forza il bisogno di nuove figure professionali trasversali che uniscano competenze ad un tempo umanistiche e scientifico-tecnologiche.